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Conferenza ART - Antonio Rostagno (Università Roma La Sapienza)

Da: Mercoledì 5 maggio 2021 ore 18:00
Fino a: Mercoledì 5 maggio 2021 ore 20:00

Pubblicato: Mercoledì 28 aprile 2021 da Alessandro Giovanni Bertinetto
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ART (Aesthetics Research Torino) Philosophical Seminar 

Prof. Antonio Rostagno

(Università di Roma, La Sapienza)

 

5 maggio h 18

 

Link

https://unito.webex.com/unito/j.php?MTID=m7c87d80508262aedd7792bdae796f605

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HsjAuvEx282

 

L’analisi musicale e i rischi della reificazione.

Orizzonti filosofici ed epistemologici dell’analisi musicale nel ventesimo secolo

 

L’analisi musicale è uno degli strumenti tecnici professionali del musicologo. Si sostiene, almeno da Dahlhaus in poi, che l’analisi musicale è un compito preliminare, che il musicologo deve compiere per poi determinare giudizi estetici. Nell’implicito assunto che l’analisi del materiale musicale sia una procedura neutra garante di oggettività scientifica, raramente si è riflettuto sui collegamenti dei diversi tipi di analisi con le culture che li hanno prodotti.

L’assunto opposto, in linea con ciò che Luciano Berio chiamava “poetica dell’analisi” è alla base della proposta odierna: ogni metodo di analisi musicale è motivato da una cultura di riferimento, ogni strategia analitica è già una scelta precisa sul piano estetico, o più in generale epistemologico.

In questa prospettiva proporrò una lettura di alcuni dei più diffusi metodi di analisi musicale  (da Schenker a Kivy, passando per la Pitch-class set Theory, le New Musicologies e i Cultural Studies),  tentandone un inedito inquadramento nelle correnti della filosofia o della cultura coeve, con l’obiettivo di aprire un dialogo tra musicologia e filosofia.

Dopo una breve spiegazione del funzionamento dei grafici riduzionistici di Schenker (1), verranno presentati brevi esempi dell’analisi sintagmatica (2) (i diagrammi ad albero che l’analisi musicale ha dedotto dalla linguistica strutturalista), cui seguirà un accenno all’analisi insiemistica (3); si concluderà con cenni all’analisi delle forme-funzioni nella sonata classica (4) in relazione (assai tensiva) ai neo-formalismi in campo estetico-musicale.

Concluderò con una riflessione sul ruolo della musicologia nel mondo culturale odierno e, in particolare, sulla necessità di mettere in luce i presupposti filosofico-epistemologici di qualsiasi metodo analitico-musicale in modo da evitare i rischi di reificazione degli oggetti sotto esame (la composizione, l’evento performativo), ma anche del soggetto che mette in atto il dispositivo (l’analista, il ricettore, l’ascoltatore) e, infine, del compositore.

 

ANTONIO ROSTAGNO è Professore associato di Musicologia all’Università di Roma “La Sapienza”, presidente del Corso di studi magistrale in Musicologia, Coordinatore di MuSa (Musica Sapienza).

I suoi campi di studio prevalenti sono la musica tedesca dell’età romantica, gli operisti italiani (con particolare attenzione a Giuseppe Verdi), la musica dei secoli XX e XXI, la teoria della storiografia musicale.

Tra le fra le recenti pubblicazioni si segnalano: Kreisleriana di Robert Schumann, Roma, NeoClassica 2016; Free Improvisation: history and perspectives, a cura, con A. Sbordoni, Lucca, Lim 2018; Décadence cromatica e redenzione tonale? Falsa modernità e perdita del futuro nel ‘Tristan und Isolde’, in Prospettive su Wagner. Filosofia, Musica, Letteratura, a cura di G. Di Giacomo, Mimesis, Milano 2019; Ende vom Lied: Hölderlins obscuritas und Fragment bei Kurtág und Rihm, in “Wechsel der Töne”. Musikalische Elemente in Friedrich Hölderlins Dichtung und ihre Rezeption bei den Komponisten, a cura di G. Borio, E. Polledri, Heidelberg, Winter Universitätsverlag 2019, pp. 219 – 254; “Pluralismo inclusivo” e “costruzione del tempo” come opposizione al postmoderno “manieristico”. Zimmermann e Lombardi, in “Man müßte nach Rom gehen”. Bernd Alois Zimmermann und Italien, a cura di S. Ehrmann-Herfort et al. 2020, pp. 95-123; Dalla ‘Salomania’ alla sindrome di Elektra: avanguardia? Emancipazione femminile?, in Acrobati del futuro. L’uomo nuovo delle avanguardie storiche, a cura di G. Guerra et al., Milano, Mimesis 2020, pp. 197-231; Gesto ed espressione del direttore d’orchestra. Attori e direttori dall’origine della direzione moderna al Novecento, in L’orecchio e l’occhio. Lo spettacolo teatrale, arte dell’ascolto e arte dello sguardo, a cura M. Fazio, P. Frantz, Roma, Artemide 2019, pp. 153-186

 



 

 

 

ART (Aesthetics Research Torino) is a periodic philosophical seminar organized by the Department of Philosophy and Educational Sciences of the University of Turin and the the PhD Program FINO.

Coordinators:

Prof. Alessandro Bertinetto (University of Turin). 

Prof. Federico Vercellone (University of Turin). 

 

Members:

Dr. Paolo Furia (University of Turin). 

Dr. Lisa Giombini (University Rome 3). 

Dr. Gregorio Tenti (FINO Doctoral School). 

Dr. Alice Iacobone (FINO Doctoral School)

Dr. Francesca Monateri (Scuola Normale Superiore, Pisa)

 

ART addresses different topics of the contemporary debate in Aesthetics: philosophy of beauty, philosophy of the arts, theory of sensory experience, philosophy of image and imagination, and history of aesthetics.

ART is supported by:
Centro Interuniversitario di Ricerca sulla Morfologia Francesco Moiso (CIM)
Centro di Ricerca Interdipartimentale di Logica, Linguaggio e Cognizione (LLC)
Centro Studi Arti della Modernità

Centro Studi Filosofico-religiosi "Luigi Pareyson"

 

ART is sponsored by: 
Italian Society for Aesthetics (SIE) 
European Society for Aesthetics (ESA)

 

Ultimo aggiornamento: 29/04/2021 13:50

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