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ART - Molder

Mercoledì 27 settembre 2023 ore 18:00
Pubblicato: Mercoledì 13 settembre 2023 da Alessandro Giovanni Bertinetto
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ART (Aesthetics Research Torino) Philosophical Seminar 

 

Maria Filomena Molder

(Universidade Nova de Lisboa)

 

September, 23. h. 6 pm

 

Online

https://unito.webex.com/unito/j.php?MTID=m389842e213228d1407a2a52469b5c953

 

 

“La differenza tra l’essere che dice sempre di no e l’essere che contraddice se stesso”

 
Nel corso del secolo XVIII ha iniziato a stabilirsi una duplice comprensione della natura, che ha assunto forme paradigmatiche con il pensiero di Kant attraverso l’opposizione tra la natura come concetto e la natura come idea.
Essendo il concetto una produzione spontanea del nostro intendimento, l’oggetto del concetto è un effetto di questa operazione, e, di conseguenza, “le cose che noi conosciamo” sono proiezioni costruttive della nostra intelligenza. È così che i sistemi scientifici in senso moderno si costituiscono.
L’altra concezione, stabilita in contrapposizione a questa, consisteva nell’assumere la natura come idea, il che implica che vi è nella natura un eccesso in relazione al nostro intendimento. Quando questo eccesso è ammesso, si converte in una idea. Una idea è, come dice Kant, un fuoco immaginario. Come vedremo, in Goethe il riconoscimento della natura come idea è accompagnato dalla scoperta che in noi vi è anche un eccesso che può giungere a incontrarsi con l’eccesso che è la natura (qui, ci sorprende una affinità tra Goethe e Kant).
È molto interessante che sorga anche nel secolo XVIII (nell’ultimo decennio) una comprensione della storia, che mostra una qualche equivalenza con questa opposizione tra la natura come concetto e la natura come idea. Si tratta dell’esperienza di risvegliare al riconoscimento di quello che sono gli Antichi, nel senso di cogliere che essi non sono mai esistiti. Novalis dichiara in un testo su Goethe che “gli Antichi non esistono”, che solo adesso stanno nascendo. Qui siamo di fronte all’eccesso della storia. Al contrario, lo storicismo, che non riesce a vedere la vita nelle cenere dei morti, è un tentativo di cogliere il passato come un oggetto alla nostra diposizione; dunque, una variante delle operazioni dell’intendimento.
Vi è pertanto un elemento distruttivo nella razionalità, che procede, da un lato, dal fatto che essa non riconosce i suoi stessi limiti, e, dall’altro lato, dal fatto che non sorprende qualcosa che l’eccede, il che finirà col secernere un delirio argomentativo, quel che chiamiamo nichilismo. Questo è in nuce nella formula del mio titolo “l’essere che dice sempre no”, in verità, il modo con cui Mefistofele si presenta a Faust: “io sono lo spirito che dice sempre no”.
A sua volta, “l’essere che contraddice se stesso” (una altra formula goethiana) identifica lo stesso eccesso della natura, in quanto irrappresentabile. Essa è l’essere in cui la contraddizione è invincibile, inconfutabile mediante argomenti: la nascita che si rinnova attraverso la morte incessante.
L’arte si inscrive in quell’intervallo tra la distruttività propria dell’essere che dice sempre di no e la distruttività assolutamente incomprensibile della natura vincolata all’abisso della pura nascita. Anche questo debito dev’essere pagato a Goethe.

(traduzione in italiano di Gianfranco Ferraro).


Maria Filomena Molder is Professor Emeritus of Aesthetics at the Universidade Nova de Lisboa. PhD in 1992 on Goethe’s Morphological Thought (published in 1995).
She edited Paisagens dos Confins. Fernando Gil, 2009, and Rue Descartes nº68, “Philosopher au Portugal Aujourd’hui”, 2010. She co-edited Morphology. Questions on Method and Language, Peter Lang, 2013. She has published several books on the relationship between arts, poetry, and philosophy (12 of them in Portugal, and 3 in Brasil). Some among them have won the Pen-Club Prize for Essay 2000, 2012 and 2018, respectively with Semear na Neve. Estudos sobre Walter Benjamin; O Químico e o Alquimista. Benjamin Leitor de Baudelaire; and Dia Alegre, Dia Pensante, Dias Fatais, 2018. She also won the AICA Prize 2018 with Rebuçados Venezianos, and the Jacinto Prado Coelho Prize for Essay 2021 with O Absoluto que pertence à Terra. She has also written for art Catalogues mainly in the contemporary Portuguese context and on Philosophy, Art and Literature in international Revues, as Análise, Internationale Zeitschrift für Philosophie, Sub-Rosa, La Part de l’Oeil, Rue Descartes, Gratuita, Europe, Cadernos Nietzsche, Lettre International, Electra, Diaphanes or Perspective.

 

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ART (Aesthetics Research Torino) is a periodic philosophical seminar organized by the Department of Philosophy and Educational Sciences of the University of Turin and the PhD Program FINO.

 

Coordinator:

Prof. Alessandro Bertinetto (University of Turin). 

 

Members:

Prof. Carlo Serra (University of Turin/University of Calabria)

Prof.ssa Serena Feloj (University of Pavia)

Dr. Alberto Martinengo (University of Turin)

Dr. Paolo Furia (University of Turin)

Dr. Jacopo Frascaroli (University of Turin)

Dr. Lisa Giombini (University Rome 3)

Dr. Gregorio Tenti (University of Turin)

Dr. Amalia Salvestrini (Istituto Italiano per gli Studi FIlosofici, Naples)

Dr. Francesca Monateri (Pisa, Scuola Normale)

Dr. Francesca Perotto (FINO)

Dr. Ivan Quartesan (FINO)

Dr. Sofia Boz (University of Padova)

Dr. Leonardo Pietropaolo (University of Turin)

Dr. Luisa Sampugnaro (University of Turin)

Dr. Nicola Davide Angerame (Turin)

 

 

ART addresses different topics of the contemporary debate in Aesthetics: philosophy of beauty, philosophy of the arts, theory of sensory experience, philosophy of image and imagination, and history of aesthetics.

 

ART is supported by:


Centro Interuniversitario di Ricerca sulla Morfologia Francesco Moiso (CIM)
Centro Studi Arti della Modernità

Centro Studi Filosofico-religiosi "Luigi Pareyson"

 

ART is sponsored by: 


Italian Society for Aesthetics (SIE) 
European Society for Aesthetics (ESA)

Ultimo aggiornamento: 24/09/2023 01:20

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