Dipartimento di Filosofia e Scienze dell'Educazione

Nell’ambito delle attività del Master in “Bioetica, Pluralismo e Consulenza etica” dell’Università di Torino si svolgerà la Presentazione del libro di Maurizio Mori, Consulta di Bioetica Onlus. Trent’anni di impegno per un’etica laica innovativa della cultura italiana, organizzata insieme alla Consulta di Bioetica Onlus

Venerdì 16 luglio 2021
dalle 18 alle 20

L'obiettivo del libro è “fornire una linea di orientamento per la costituzione di una tradizione culturale di etica laica che consenta alla Consulta di Bioetica Onlus di continuare nel tempo la propria azione tesa a svecchiare e modernizzare la cultura italiana circa le questioni bioetiche” (p. 9).

Svecchiare la cultura significa affrancarla dall’etica tradizionale basata sulla legge morale naturale, con il rispetto dei finalismi vitali. Modernizzare vuol dire guardare con occhio critico l’inseparabilità fra sessualità e procreazione e la famiglia basata su un unico modello, quello del matrimonio di un uomo e di una donna; contestare il principio d’intangibilità della vita umana innocente che porta a vietare l’aborto, l’eutanasia e il suicidio assistito; contestare l’unitotalità della persona a cui si connette l’inseparabilità fra vita biologica e vita biografica.

L’ormai trentennale impegno della Consulta di Bioetica è volto a promuovere i principi di
autodeterminazione e benessere sul piano del mondo organico, ormai controllabile grazie alla rivoluzione biomedica.
Mori, presentando la storia della Consulta, analizza il dibattito bioetico e la politica italiana degli ultimi decenni e, nell’Appendice su Carlo Flamigni, delinea anche le attività del Comitato Nazionale di Bioetica.
L’impegno bioetico della Consulta, soprattutto sulle questioni di fine vita, ha così inciso nel
dibattito italiano che non è possibile scindere i suoi percorsi da quelli nazionali.
Poco dopo la pubblicazione dell’enciclica Evangelium vitae, la summa della bioetica cattolica, la Consulta ha promosso il Manifesto della bioetica laica, contribuendo quindi a sintetizzare le idee-guida del paradigma laico-secolare.
Il dibattito è stato acceso, ma si sono evitati i toni della guerra culturale, grazie all’infaticabile
impegno degli stranieri morali, che non hanno smesso di dialogare.

“Oggi […] questa fase di forte contrapposizione pare superata ed essere alle nostre
spalle. Resta vivace su un tema, quello della gravidanza per altri che è alla base di un forte dibattito che ha diviso anche il mondo LGBTIQ e femminista. […] sono emersi anche problemi nuovi, come quelli sollevati dall’Intelligenza Artificiale, resa possibile dall’aumento straordinario delle capacità di calcolo e di conservazione dei dati. Si stanno aprendo nuovi scenari, che la Consulta di Bioetica dovrà affrontare nei prossimi anni. Il riepilogo di quanto è stato fatto sinora viene qui proposto come base per la progettazione del futuro” (Maurizio Mori, p. 66).

Per Mori, lavorare per il futuro è cercare nuovi spazi di autonomia, declinare la coesistenza tra viventi umani e non umani in modo rispettoso della dignità di ciascuno, tenendo conto che la dignità non è un dato naturale da riconoscere, ma un obiettivo cercato insieme, proprio perché l’etica è un’istituzione normativa sociale.

Nello stile pluralista del master, relatori di orientamenti teorici molto diversi si confronteranno con le tesi espresse nel volume, prenderanno in esame i principi di autodeterminazione e qualità della vita, valutando,ad esempio, se l’aborto possa diventare “un diritto umano fondamentale” ; se l’eutanasia e il suicidio assistito siano conquiste di civiltà, se esista una libertà riproduttiva che giustifichi la gestazione per altri.